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Giudizio positivo per la scelta di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e per il riconoscimento di un benefit destinato ai lavoratori che accettano di trasferirsi a oltre cento chilometri da casa: alcune delle novità previste dalla Legge di bilancio 2025 convincono gli industriali, che però intendono proseguire il dialogo con il Governo per ottenere ulteriori misure di sostegno. Lo ha rimarcato il presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini, nell’assemblea pubblica dell’Unione industriali Torino, la prima con Marco Gay presidente, a cui ha partecipato anche Confindustria Cuneo.
L’Unione degli industriali cuneesi sostiene la linea dei vertici nazionali. «La Legge di bilancio, che complessivamente vale circa 28,5 miliardi di euro, è una partita fondamentale per il settore produttivo. Per questo, giovedì 31 ottobre, organizzeremo, primi sul nostro territorio, un webinar specifico sul tema, dedicato alle nostre oltre 1.200 aziende associate - dichiara il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna -. Alcuni aspetti della finanziaria sono positivi e mi riferisco in particolare alla scelta di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, oltre all’introduzione di due misure a favore dei lavoratori dipendenti che hanno un reddito complessivo inferiore a 20mila euro o compreso tra i 20mila e i 40mila euro».
Confindustria Cuneo valuta positivamente anche il riconoscimento di un benefit di 5mila euro a favore dei lavoratori che accettano di trasferire la loro residenza oltre i cento chilometri. «L’ultimo rapporto d’autunno di Confindustria - spiega il direttore generale di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio - indica che il costo dell’alloggio, sia per quanto riguarda l’affitto che l’acquisto, è un fattore determinante nella decisione di un lavoratore, ed eventualmente della sua famiglia, di trasferirsi per lavoro in un altro territorio. Questa misura, le cui somme erogate non concorreranno a formare il reddito ai fini fiscali, è un’azione concreta che va nella direzione di ovviare alla carenza di personale, sempre più avvertita anche nella nostra provincia».
Ora, con la manovra finanziaria all’esame della Camera, il dialogo con il Governo va comunque proseguito per sostenere ulteriormente la competitività delle aziende. «I nostri vertici nazionali stanno premendo l’Esecutivo guidato dal premier Giorgia Meloni per ottenere l’attivazione di altre misure, come l’introduzione dell’Ires premiale da destinare a chi mantiene il 70% degli utili in azienda, usandone una parte, pari al 30%, per gli investimenti in tecnologia, produttività, welfare e formazione - conclude Mariano Costamagna -. In parallelo, oltre al discorso relativo alla Legge di bilancio, si chiede al Governo una semplificazione delle procedure di accesso al Piano Transizione 5.0: un iter troppo complicato rischia di compromettere l’efficacia di una misura che mette a disposizione oltre 6 miliardi di euro. Noi siamo sulla stessa posizione di Confindustria nazionale, perché solo sostenendo in maniera concreta la competitività si possono mettere le aziende nelle condizioni giuste per essere ancora più competitive».