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Per gli imprenditori della provincia di Cuneo l’impegno verso sostenibilità e responsabilità sociale è sempre più parte integrante della loro identità: fare impresa con questo approccio significa rafforzare il contributo che ciascuna azienda dà per la costruzione del benessere collettivo. È la fotografia che sintetizza il terzo Report di Sostenibilità di Confindustria Cuneo, presentato venerdì 6 dicembre nel corso del convegno “La sostenibilità in pratica”.
Dopo i saluti del direttore generale di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio, sono intervenuti Diana D’Isanto, senior Professional Sustainability Practice di The European House-Ambrosetti, e Paolo Biancone, professore ordinario di Economia aziendale presso l’Università di Torino, il quale si è occupato di coordinare i lavori per la realizzazione del report.
Nella seconda parte dell’appuntamento, focus sulla sostenibilità vista dal suo lato più concreto, attraverso il racconto di realtà che realizzano modelli e soluzioni sostenibili per promuovere un modello di crescita responsabile. Hanno presentato la loro esperienza Riccardo Moro e Italo Rizzi di Lvia (progetto “Water certificate”), Massimo Gramondi di Fondazione Nexus (“Water certificate”), Lucio Vaira di Walden (“Robin Wood”), Cinzia Pace di EsgNext (piattaforma “Elyze”) ed Enrico Anghilante e Piero Galeasso di Cuneo Granda Volley (“La sostenibilità nel mondo dello sport”).
Dal momento di confronto è emerso come Confindustria Cuneo rappresenti il partner ideale per le aziende impegnate nell’ambito di sostenibilità e responsabilità sociale. Lo mostrano anche i dati: dal 2021 al 2023, la percentuale di imprese manifatturiere cuneesi che hanno applicato i principi di sostenibilità all’interno della propria filiera è cresciuta di quattro punti - dal 49 al 53% -, con un trend migliore rispetto alla media regionale, registrata da Unioncamere Piemonte, che segna un incremento dal 48,1 al 51,4%. In parallelo, in Granda, è aumentato anche il numero di aziende che conoscono i principi base della sostenibilità, con un incremento dal 42% del 2021 al 68% del 2023.
L’Unione degli industriali cuneesi ha poi assistito oltre 50 imprese su progetti di ricerca e sviluppo, oltre che sulla digitalizzazione, accompagnandole nell’individuazione dei partner tecnologici e nella canalizzazione su misure di sostegno economico. E con la Scuola d’impresa ha promosso più di 700 corsi.
Tutto questo all’insegna di un paradigma che si fonda su un nuovo acronimo: non il tradizionale Esg (Environmental, Social, Governance, ovvero Ambientale, Sociale e di Governance), ma Ges, perché il focus primario per Confindustria Cuneo è la governance solida. A proposito di governance, si segnala che nel 2023 ciascun componente ha dedicato all’Associazione, su base volontaria, una media di 35 ore, partecipando a più di due riunioni al mese.
Significativi i dati sui collaboratori di Confindustria Cuneo, con quelli assunti a tempo indeterminato che sono saliti di circa il 10%, e sulla parità di genere, ambito nel quale l’Unione cuneese è diventata la prima associazione industriale a ottenere la specifica certificazione. Numeri di rilievo, infine, per quanto riguarda le associate, che solo nel 2024 sono aumentate di 81 unità, per un totale di oltre 1.200 aziende e 60mila lavoratori rappresentati.
Il presidente di Confindustria Cuneo, Mariano Costamagna, dichiara: «Tra le aziende del Cuneese è sempre più forte la consapevolezza sulla necessità di impegnarsi per la sostenibilità e la responsabilità sociale, intese come elementi indifferibili per l'attuazione di modelli economici meno impattanti su ambiente e società e come fattori distintivi di competitività. Le imprese della nostra provincia hanno avviato questo percorso da tempo e oggi, rispetto a tali temi, fanno registrare percentuali di coinvolgimento in linea o, in molti casi, anche superiori alla media regionale, trovando in Confindustria Cuneo il partner ideale per affrontare le sfide della nuova transizione».
Aggiunge Giuliana Cirio, direttore generale di Confindustria Cuneo: «È la consapevolezza di essere soggetto sociale che rende Confindustria Cuneo più sensibile alla sostenibilità in tutte le sue forme, compresa la Fondazione Industriali, di cui Confindustria Cuneo è promotore. Si tratta di un progetto nobile che, attraverso il lavoro, afferma l’importanza della responsabilità sociale come valore fondante dell’impresa moderna. Un aspetto che abbiamo condiviso anche con il presidente di Confindustria nazionale Emanuele Orsini. È questo il punto di forza delle nostre oltre 1.200 imprese, che siamo sempre più orgogliosi di rappresentare».