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Un patto sociale capace di determinare un forte impatto collettivo. È quello che ha idealmente rinnovato il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo nel corso dell’Assemblea andata in scena mercoledì 11 dicembre, nella suggestiva sede di Palazzo Righini, a Fossano.
L’evento, aperto dal saluto del presidente di Confindustria Cuneo Mariano Costamagna, ha sancito il rinnovo del Consiglio direttivo dei Giovani, con il testimone di presidente che è passato da Matteo Rossi Sebaste (Golosità dal 1885 Srl di Grinzane Cavour) a Luigi Giordano (Giordano & C. Spa di Boves). Il nuovo Consiglio presieduto da Giordano, in carica per il prossimo biennio, è completato dai vicepresidenti Agostino Trucco (Trucco Tessile Spa di Savigliano) e Alessia Caramello (Caramello Srl di Demonte), Marco Dadone Marchisio (Lurisia Srl di Roccaforte Mondovì), Federico Galfrè (Galfrè Antipasti d’Italia Srl di Barge), Giulia Gaudino (Gaudino Srl di Alba), Giuseppe Groppo (Fratelli Groppo Srl di Sommariva del Bosco), Cecilia Nebiolo (Eliotec Sas di Canale), Francesca Riorda (James Dillon Sportwear Spa di Fossano), Alessio Testa (Best Srl di Alba) ed Edoardo Tomatis (Tomatis Giacomo Srl di Caraglio)
Il presidente uscente Matteo Rossi Sebaste ha tracciato il bilancio dei suoi due mandati consecutivi alla guida dei Giovani Imprenditori cuneesi. «Guidare i Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo è stato gratificante, oltre che arricchente: ciascuno di noi ha preso ulteriore consapevolezza di come il nostro impegno imprenditoriale e le sinergie che legano le nostre imprese al territorio, un autentico “patto sociale”, assicurino un contributo prezioso per lo sviluppo locale, un “impatto collettivo” - ha detto Matteo Rossi Sebaste -. Personalmente sono molto soddisfatto perché in questi quattro anni il Gruppo è cresciuto in modo significativo, facendo registrare 84 nuovi iscritti, e ha messo in campo un programma ricco, che sicuramente verrà alimentato con entusiasmo e competenza dal nuovo presidente Giordano».
Dal 2020 al 2024, il Gruppo Giovani Imprenditori ha riservato un’attenzione particolare alla formazione, con oltre cento ore di corsi formativi e iniziative di team building. Sono stati organizzati importanti momenti di confronto grazie ai quali i giovani imprenditori hanno potuto scambiare competenze, esperienze, idee e progettualità: tra questi spiccano quindici visite aziendali e cinque assemblee. Altrettanto significativo l’impegno in campo sociale e culturale, culminato con il sostegno al progetto “Confluenze” per la realizzazione, a cura dell’artista Gummy Gue, del playground del Nuovo.
Il nuovo presidente, Luigi Giordano, imprenditore classe 1989, fa parte del Gruppo Giovani Imprenditori cuneesi dal 2014 e nel 2020 è stato anche scelto come membro elettivo nel Consiglio Generale Nazionale. Nel suo intervento, ha illustrato il programma di mandato: «La nostra generazione imprenditoriale - ha dichiarato Luigi Giordano - si trova a fronteggiare sfide complesse e un mondo in costante trasformazione. Il mio obiettivo, in continuità con l’ottimo lavoro svolto dal presidente Rossi Sebaste e dalla sua squadra, è sostenere la crescita del Gruppo Giovani come “porto sicuro” per gli imprenditori cuneesi, promuovendo l’innovazione continua nella formazione, oltre a un dialogo aperto con scuole e comunità. Intendiamo costruire una rete solida che valorizzi il talento e le competenze, rendendo il cambiamento un'opportunità di crescita. Tutto questo puntando sugli eventi, come le visite aziendali, per favorire l’aggregazione: perché uno dei pilastri del Gruppo Giovani è sempre stata la possibilità di confrontarsi con altri imprenditori».
All’Assemblea, promossa con il contributo di Umana ed Ernst & Young, sono intervenuti in videocollegamento la neopresidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria nazionale, Maria Anghileri, il suo vice Andrea Notari e ha partecipato anche il direttore generale, Giuliana Cirio.
Ospite d’eccezione Oscar Di Montigny, esperto di innovazione, sostenibilità sociale e value strategy, il quale ha rimarcato il ruolo centrale giocato dalle imprese nel rispondere con efficacia alle sfide più attuali. «Non stiamo semplicemente attraversando un’epoca di cambiamenti - ha osservato Oscar Di Montigny - ma vivendo un autentico cambio d’epoca. Questo non significa adattarsi gradualmente, ma riconoscere che i paradigmi stessi stanno cambiando. È necessario un nuovo approccio, che non si limiti a migliorare il presente, ma che sappia costruire un futuro radicalmente diverso. Le imprese, in particolare, devono trasformarsi in motori di innovazione e sostenibilità, diventando protagoniste di una rivoluzione culturale e sociale che metta al centro la creazione di valore condiviso e il bene collettivo».